Sacra Rappresentazione della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo
La Sacra Rappresentazione della Passione di nostro Signore Gesù Cristo è una tradizione antica e sempre nuova che percorre la penisola italiana durante la Settimana Santa. Dal Veneto al Lazio, dalle Marche alla Sicilia, i drammi sacri della Passione hanno una storia decennale e spesso centenaria. Negli ultimi anni diverse diocesi e parrocchie hanno ripreso in mano quest’evento così carico di spiritualità, preghiera, devozione e teatralità, che riunisce in sé la catechesi, l’intento pedagogico, l’invito alla conversione e alla partecipazione ai dolori di Cristo, in vista della luce gloriosa della Risurrezione.
Seguendo le orme di San Francesco, che aveva sempre nella mente, nel cuore e negli occhi «l'umiltà dell'Incarnazione e la carità della Passione» (FF 467), dal 2004 abbiamo iniziato la Sacra Rappresentazione della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. La famiglia francescana dei Frati Minori delle Marche, noi Suore del SS.mo Nome di Gesù, insieme a un centinaio di preziosi volontari e agli amici, ogni anno viviamo questo momento di grazia, percorrendo il cammino della quaresima per poter vedere, sentire, ascoltare e toccare il Signore Gesù, contemplandolo tutti insieme uniti sotto la sua croce.
Dal 2004 al 2013 la Sacra Rappresentazione è stata realizzata presso il Convento San Giacomo Apostolo di Cingoli, e dal 2014 si è spostata a Treia, nel Santuario del SS.mo Crocifisso. La Passione prende vita il sabato sera precedente la Domenica delle Palme, come introduzione alla Settimana Santa.
Insieme all’allestimento delle scene e alle prove, presso il Santuario del SS.mo Crocifisso di Treia si svolgono degli incontri di preghiera e di formazione al mistero pasquale, aperti a tutti coloro che desiderano prepararsi per accogliere la Pasqua del Signore.
Viviamo la Sacra Rappresentazione della Passione con il desiderio di poter gustare pienamente la bellezza e la gioia della Pasqua, affidandoci tutti nelle mani del Signore Gesù che ha dato tutto Se stesso per ciascuno di noi. Uniti nella preghiera di San Francesco a La Verna, chiediamo anche noi il dono di poter entrare nel mistero dell’amore e del dolore che salva: «O Signore mio Gesù Cristo, due grazie ti priego che tu mi faccia, innanzi che io muoia: la prima, che in vita mia io senta nell’anima e nel corpo mio, quanto è possibile, quel dolore che tu, dolce Gesù, sostenesti nella ora della tua acerbissima passione, la seconda si è ch' io senta nel cuore mio, quanto è possibile, quello eccessivo amore del quale tu, Figliuolo di Dio, eri acceso a sostenere volentieri tanta passione per noi peccatori» (FF 1919).
Foto Anno 2017